martedì 19 gennaio 2010

Ancora un pò di me...

Ormai in molte avete notato in me una vena di tristezza che mi accompagna sempre...
Per quanto cerco di essere solare, spensierata e piena di energia, c'è sempre quest'ombra che mi accompagna ovunque vado (e mi accompagnerà per tutta la vita)...
Perciò ho pensato che era arrivato il momento di aprirmi ancora un pò di più con tutte voi e far conoscere di me anche un lato più cupo...

Nella mia vita ho passato due momenti molto tragici che mi hanno segnato profondamente e mi hanno fatto diventare quella che sono ora...

La prima riguarda il mio primo ragazzo D.

Conobbi D. che avevo 15 anni ed è stata la mia primissima storia importante, durata ben 5 anni... Io ero davvero molto innamorata di lui e pensavo che anche lui lo fosse di me... Ero talmente presa da D. da non rendermi conto quello che lui era realmente...
Purtroppo D. era psicopatico (nel vero senso della parola), ossessivo all'estremo... Ed io ero succube... Mi trattava come un oggetto, come una squallida bambola gonfiabile con cui farsi una sveltina e nulla più... Mi accusava ogni giorno di tradirlo anche se non era vero, mi obbligò a rinunciare a tutti i miei amici, mi umiliava in pubblico con insulti e minacce ogni volta che poteva...
La sua possessione, cattiveria e bassezza mi fecero entrare in un vortice di paura e solitudine...
Solo grazie all'aiuto di mia madre e dei Carabinieri riuscii a liberarmi dalla sua morsa distruttrice nel 2006...
Dopo averlo lasciato passai 9 mesi chiusa in casa perchè ero terrorizzata dall'incontrarlo per strada e di quello che avrebbe potuto farmi...

La seconda vicenda riguarda mio padre...

Non starò a raccontarvi tutti i dettagli, anche se sono stampati a fuoco dentro di me come se tutto fosse accaduto solo ieri...

Vi dirò solo che fin da piccola mio padre è sempre stato il tipico padre padrone e mi diceva sempre che il suo atteggiamento nei miei confronti sarebbe cambiato con il compimento del mio 18esimo compleanno...
Io non avevo mai dato troppo peso a queste parole e neppure capivo che volesse dire con questo...
Poi, effettivamente, dopo i 18 anni cambiò improvvisamente...
Cambiò talmente tanto che un pomeriggio di Giugno del 2004 mi mise le mani al collo e tentò di uccidermi...
Se sono ancora qui per raccontarlo è solo grazie all'intervento di mia madre che lo fermò in tempo...
Non lo denunciai perchè mia madre mi obbligò a non farlo...
Al momento abbiamo un puro rapporto civile, ma quel giorno si è spezzato qualcosa che non si potrà più ricucire...

Nonostante tutto questo cerco comunque di vivere ogni giorno della mia vita al meglio, cerco di essere allegra e serenza, di non farmi prendere dalla tristezza, anche se spesso cado in uno stato di depressione dal quale ci metto molto tempo a riprendermi...

Però sono una ragazza forte e non mi abbatto facilmente... Mi arrabbio, mi sfogo, piango, urlo... Ma cerco comunque di tirare avanti nonostante tutto...

E' un lato del carattere che penso di aver preso da mia madre...

Bhè, se vorrete altre delucidazioni (non ho scritto molto qui perchè comunque è un blog pubblico), chiamatemi via mail e risponderò sempre con molta sincerità a tutte le vostre domande...

Smuacckettoni !!!

Daria

*^_^*

7 commenti:

Chicca ha detto...

Cara Daria, hai solo 24 anni e già due esperienze importanti che hanno segnato la tua vita.Mi sento di dirti alcune cose, perchè leggendo quello che scrivi non si può rimanere in silenzio. La tua voglia di parlare è anche la tua salvezza. E' molto imnportante buttare fuori le cose negative che ci capitano, è già un grosso inizio per archiviarle nei ricordi!! Non abbatterti perchè la luce è dietro l'angolo, hai tanto tempo per godere delle cose belle che la vita ti riserverà ogni giorno. Gira le pagine di questi due brutti momenti e guarda avanti.....troverai chi ti vorrà bene e ti capirà. L'importante è non avere fretta!!!
Con affetto Chicca.

Se hai voglia di scrivere ancora fallo, anche privatamente...... e poi abitiamo anche vicine, io sono di Cento, chissà che un giorno non ci possiamo ance incontrare!!!

Donatella ha detto...

Cara Daria,
come ha scritto giustamente Chicca, le esperienze che hai vissuto fino ad ora sono terribili e sono esperienze che non si possono cancellare.
Ho avuto un padre alcoolista che mi ha costretto a vivere situazioni davvero tristi che non mi sarà mai possibile dimenticare ma come te ho avuto bisogno di tirare fuori anzi in alcuni momenti di vomitare il passato(a volte non solo metaforicamente...) e questo mi ha aiutata a crescere senza costringere i miei figli a subire quello che avevo subito io. E' molto difficile farlo ma è vero la possibilità di avere un futuro migliore esiste.
Non voglio e non posso giustificare tuo padre(del tuo ex non voglio parlare perchè non merita una virgola in più di quello che hai detto tu fino ad ora) ma tuo padre....Io ho sempre pensato che i genitori siano le uniche persone di cui ci si può fidare ciecamente, di cui non si deve avere paura MAI, che ci possono aiutare senza avere paura che facciano il doppio gioco e invece....mi sono trovata un padre che mi ha tradito e a volte penso anche una madre connivente, quindi puoi immaginare quanto sia sfiduciata....ma quando non sono incazzata con loro penso che in fondo mio padre era malato e che NON E' COLPA MIA....ripetitelo spesso prima ancora di dirti il mattino che sei una bella persona...
Cara Daria, ti abbraccio forte forte e ...io ci sono, ok?

ELISABETTA ha detto...

E' difficile per me trovare le parole per descrivere la sensazione sgradevole che ho provato leggendo le vostre esperienze. Come dice Donatella anch'io ho sempre pensato che i genitori fossero le prime persone a cui rivolgersi per qualsiasi cosa ed io ho avuto questa fortuna, ma proprio per questo mi riesce difficile immaginare come un padre possa fare del male alla propria figlia. I miei genitori si sono fatti in quattro per me e per i miei 2 fratelli ed ora che sono loro ad aver bisogno di noi, perchè papà ha il Morbo di parkinson, mi riesce facile dedicare tutto il tempo possibile ad aiutarli e tener loro compagnia. Comunque il fatto che tu, Daria, riesca a parlare così apertamente della sua esperienza significa che l'hai superata e stai guardando ad un futuro migliore.Te lo auguro con tutto il cuore.
Elisabetta

Gisella ha detto...

Ciao, cara Daria sono convinta che riuscire a parlarne apertamente sia un notevole passo avanti.Putroppo ci sono avvenimenti che segnano in modo indelebile, irreversibile e soprattutto indimenticabile.
Sono "marchiature" a fuoco nella mente, nell'anima, nei sentimenti;è una cosa gravissima. Tu non hai colpa di quanto è successo e sicuramente sei molto giovane, non dimenticherai mai, ma secondo me riuscirai sicuramente a trovare la forza per lasciarti alle spalle il passato e costruire un futuro migliore degno d'esser vissuto con gioia. Un bacione grande e un abbraccio...quando vuoi...io ci sono. Gisella

Antonella ha detto...

Carissima Daria questa mattina ho letto il tuo post e mi sono detta come fanno ad esistere delle persone del genere capaci di marchiare a fuoco il cuore di una persona. Purtroppo la vita ti ha riservato due esperienze che sicuramente ti avranno fatto perdere fiducia nelle persone e soprattutto negli uomini, ma sappi che non sono tutti così, per fortuna. Sei ancora giovane ed hai la vita davanti a te quindi guarda avanti e continua a buttare fuori ciò che ti fa star male. Sappi che la nostra piccola "comunità"(RRGS) ti sarà vicina in ogni momento abbracciandoti con un abbraccio quanto tutta l'Italia. Ti vogliamo bene e ti siamo accanto quindi se hai bisogno di una spalla su cui appoggiarti noi siamo qui. Con affetto Antonella

Nightly22 ha detto...

Carissime tutte,
i vostri commenti mi fanno venire le lacrime agli occhi per la forza che mi trasmettete...
Ormai sono alcuni anni che non piango più per "i miei casini" perchè di lacrime per questo ne ho vesate già tante, anche troppe...
Ora mi monta dentro solo tanta rabbia e mi ripeto che sono forte perchè non sono riusciti a schiacciarmi... Sono un pò come una fenice che risorge dalle sue ceneri...
Io non voglio pietà, ne compassione, non l'ho mai cercata neppure quando la ferita era aperta e sanguinante...
Ci ho messo due anni per trovare il coraggio di parlarne con qualcuno perchè queste cose ti fanno sentire sporca e te ne vergogni... Poi col tempo ho capito che non dovevo vergognarmene perchè non avevo colpa di ciò che mi era successo, ero solo una ragazza fragile ed ingenua... Quello che non sono più ora...

Comunque anche adesso mi risulta difficile parlarne, ma quando lo faccio è perchè sento il bisogno di farlo e perchè sento che posso fidarmi delle persone con cui mi apro...

Vi ringrazio tanto per il vostro affetto e il coraggio che mi date...

Per me è questo il vero significato di questo RRGS: non una coperta, ma il conoscere persone belle come voi...

Smuacckettoni a tutte !!!

Daria

*^_^*

luigi@ ha detto...

Cara Daria, si capisce dalle tue parole che sei una splendida e forte donna che a soli 24 anni ha dovuto subire cose così brutte;
se solo le parole potessero bastare ad aiutarti starei qui a parlare fino a che tu stessa dovresti dirmi basta.
Ho letto il tuo post e la risposta che hai dato nei commentie e ho come un'immagine di te:prima bambina indifesa, triste e impaurita , poi ragazza innamorata dell'amore e indifesa che subisce e adesso donna forte, ferita ma forte che prova a superare la paura..... e nel futuro........una donna felice e innamorata della vita che lei stessa finalmente decide di vivere!!!!
in bocca al lupo e sempre più convinta BUONA VITA!!!